Sant'Andrea, patrono di Gonnesa
nato a Betsaida nel 6 a.C., l'apostolo Andrea compare come una figura di primo piano nel Vangelo, essendo presente a molti fatti della vita di Gesù; crocifisso a Patrasso, è oggi il patrono di Gonnesa e viene onorato da una processione notturna che si tiene in luglio
Il patrono di Gonnesa è Sant’Andrea, originario di Betsaida dove nacque nel 6 a.C. e
incluso nella ristretta cerchia dei dodici Apostoli di Gesù; oggi venerato come santo dalla Chiesa cattolica e da quella
ortodossa, è protettore di un gran numero di paesi in Italia e in Europa.
Fratello dell’apostolo Pietro e figlio di Giona, venne chiamato da Gesù mentre
era impegnato nella sua attività di pescatore; fu il primo a riconoscere in
Cristo il Messia e fu presente a molti eventi significativi della sua vita.
Sant’Andrea trascorse molto tempo in Asia Minore, Scizia,
Romania e Russia, fondando la sede episcopale di Bisanzio. Venne crocefisso a Patrasso, in Grecia, dopo
essere stato legato su una croce a forma di X che ancora oggi porta il suo
nome; tale scelta era dovuta alla convinzione da parte del santo di non essere
degno di morire nello stesso modo di Gesù. Dopo la morte le sue reliquie
vennero traslate a Costantinopoli, dove rimasero fino al 1208 prima di essere portate
ad Amalfi dal cardinal Capuano; nel Quattrocento la sua testa venne portata a
Roma e posta in una teca della Basilica di San Pietro.
Sebbene la festa di Sant’Andrea venga celebrata il 30 novembre, da molti anni a Gonnesa si tiene una processione notturna in luglio per onorare il patrono e le vittime del mare: il corteo raggiunge infatti la spiaggia di Plagemesu dove il simulacro del santo viene accompagnato in mare su una barca.