Il Territorio

Miniere Seruci

Sbaglia chi pensa a Seruci, località di Gonnesa (CI) in Sardegna, solo per il carbone, per la miniera e l'archeologia industriale: quel sito è ovviamente anche questo, è anche l'immergersi in una realtà controversa ed ancora da scrivere, ma anche nel grande mondo del nuraghe, della storia profonda della Sardegna. Già, perché tra la miniera di Seruci ed il sottostante Golfo del Leone, si trova anche lo splendore di un nuraghe che faceva parte di un grande complesso, che segnava l'importanza della zona. Ma Seruci e la sua miniera segnano anche l'esaltazione di un minerale come la lignite, che doveva fare le fortune del territorio ma che inevitabilmente l'ha reso protagonista di storie di operai, di rivendicazioni e di lotte. Ma la miniera rimane, e rimane ad una distanza piccolissima dal mare, dal nuraghe da tutto un reticolo di storia, nel quale qualsiasi visitatore rimarrebbe impigliato in modo inestricabile.

Alla direzione del Parco Minerario della Sardegna, quello che coordina le attività turistico-imprenditoriali legate alla archeologia industriale, ancora non sono in grado di dire quando la miniera sarà visitabile dai turisti e dagli studiosi, ma la vicinanza con altre strutture simili possono rendere a perfezione l'idea di un mondo che è inesorabilmente scomparso sull'onda della globalizzazione e del cambiamento.

Seruci era ed è, un posto spazzato dal maestrale dove il silenzio e le eriche la fanno da padrone dove le sensazioni di una grandezza lontana sono nell'aria. Un viaggio? Per persone interessate! Per chi vuole andare a fondo dei problemi per chi non si limita a guardare le bellezze, anche se mozzafiato, di quel territorio. Le miniere di Seruci sono «tante cose», tante esperienze, perché l'uomo ha segnato quel pezzo di Sardegna in maniera inequivocabile, con elementi che aspettano solo di essere letti.

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